mercoledì 28 agosto 2013

Teorie del complotto sul signoraggio - FAQ: Complottista vs Versione ufficiale


Condivido un post scritto diverso tempo fa, a cui andrebbero fatte alcune modifiche, che tuttavia tratta in maniera abbastanza esauriente il vasto tema del signoraggio e tutte le castronerie che i complottisti ci hanno ricamato sopra.
Ma andiamo a vedere più nel dettaglio 35 punti di discussione , mettendo a confronto la versione complottista e quella ufficiale. La C sulle risposte risposte rappresenta la versione complottista, mentre la U quella ufficiale. Le risposte complottiste sono prese tra le FAQ del sito Signoraggio.com,http://www.signoraggio.com/signoraggio_faq.html
1. Cos’è la moneta?
C:La moneta è una convenzione esistente tra persone che l’accettano di comune accordo.
U: La moneta è imposta per corso forzoso, cioè per imposizione di legge. Credere altrimenti è un errore: nessun commerciante si può rifiutare di accettare un pagamento in euro perché è imposto dalla legge,ergo non dipende dall'accettazione
2. A cosa serve la moneta?
C:La moneta serve come sostituta del baratto, per effettuare lo scambio diretto o indiretto di merci o servizi.
U:Mi va bene.
3. Cos’è il valore nominale di una moneta?
C:Il valore nominale di una moneta è il valore numerico impresso o stampato su di essa. E’ detto anche valore di facciata.
U:E' il valore legale, cioè quello imposto dalla legge alla moneta
4. Cos’è il valore intrinseco di una moneta?
C:E’ il costo supportato da chi l'ha emessa, comprensivo del materiale (ad esempio oro, argento o carta e inchiostro) e spese di lavorazione.
U:Mi sta bene.
5.Chi crea la moneta?
C:Attualmente la moneta-banconota è emessa dalla Banca Centrale Nazionale. Il Ministero del Tesoro conia le monete metalliche.
U:Nulla da obiettare
6. Cos’è la Banca d’Italia?
C:La Banca d’Italia è la Banca Centrale Nazionale presente in Italia. L’esatta denominazione è Bankitalia S.p.A.
U:BankItalia è la Banca Centrale Nazionale in Italia. E' però fazioso dire che è una Società per Azioni, in quanto è un istituto di diritto pubblico
7. A che cosa serve la Banca d’Italia?
C:A regolare le operazioni tra le banche locali presenti sul territorio nazionale italiano.
U: Mi sta bene
8. La Banca d’Italia è dello Stato?
C:No.
U:No è un organismo indipendente ad esso, come la magistratura. La separazione è avvenuta nel 1981.
9. I Governatori della Banca d’Italia sono rappresentati governativi?
C:No. Il Governatore di Bankitalia è consigliato al Governo da Bankitalia stessa.
Il Governo può rifiutare il nominativo sottopostogli ma spetta comunque a Bankitalia proporre un nuovo Governatore.
U:Il governatore di BankItalia è nominato dal presidente del consiglio col benestare del Presidente della Repubblica. Il consiglio superiore di BankItalia può suggerire un nominativo, ma comunque non ha alcun peso nelle decisioni finali, a meno che, ovviamente, non si possa accusare il Primo Ministro e il Capo di Stato di collusione con i partecipanti a BankItalia.
10. Di chi è la Banca d’Italia?
C:Questi sono i soci della Banca d'Italia (con le relative partecipazioni in quote):
Gruppo Intesa (27,2%)
Gruppo San Paolo (17,23%)
Gruppo Capitalia (11,15%)
Gruppo Unicredito (10,97%)
Assicurazioni Generali (6,33%)
INPS (5%)
Banca Carige (3,96%)
BNL (2,83%)
Monte dei Paschi di Siena (2,50%)
Gruppo La Fondiaria (2%)
Gruppo Premafin (2%)
Cassa di Risparmio di Firenze (1,85%)
RAS (1,33%)
U: I partecipanti al capitale sono questi
11. E’ vero che la Banca d’Italia stampa le banconote e la presta al Governo al valore nominale?
C:Si. Tecnicamente lo Stato Italiano emette delle Obbligazioni che la Bankitalia prende in pegno,
effettuando un prestito allo Stato per il corrispettivo valore dell’obbligazione, dietro pagamento di un interesse, il c.d. tasso di sconto.
U:Innanzitutto ad emettere moneta ora è la BCE. Inoltre l'emissione di moneta non avviene in questa maniera. La BCE scambia la moneta emessa con dei titoli di stato,od obbligazioni, da delle banche commerciali che li possiedono, per conto proprio o della clientela, in quanto la BCE non può comprare direttamente tali titoli ed obbligazioni. Quindi le banche commerciali ottengono un credito in banconote e un debito in titoli di stato o obbligazioni, perciò la BCE ottiene un credito in titoli e un debito in banconote, iscritte perciò nella passività dei suoi bilanci. Alla scadenza dei titoli la banca commerciale restituisce il denaro preso più un interesse, cioè il tasso di sconto.
12. La moneta, così emessa dalla Banca d’Italia, è coperta da un corrispettivo valore in oro?(cfr domanda 31 per la contropartita, ndr)
C:No.
U:Idem
13. La moneta, così emessa dalla Banca d’Italia, è convertibile in una valuta che ha un controvalore in oro?
C:No. Anche se l’euro è perfettamente convertibile, ad esempio, in Dollaro USA (la c.d. valuta pregiata),
a sua volta il Dollaro statunitense non è convertibile in oro né altro materiale prezioso.
U:No, nessuna valuta odierna ha ormai più la convertibilità in oro.
14.E’ dunque vero che non esiste più la convertibilità tra le banconote e l'oro?
C:Si, è vero. Dal 15 agosto 1971 non esiste la convertibilità delle valute nazionali in oro.
Il presidente USA Nixon, infatti, pose fine agli Accordi di Bretton Woods, chiudendo la c.d. Gold Window,
che prevedeva l’aggancio dollaro-oro dal 1944 (un oncia di oro = circa 35-37 dollari USA)
U:Esattamente. La contropartita oro è stata abbandonata per motivi di inadeguatezza allo sviluppo dell'economia moderna. Con l'aumento massiccio della produzione si necessitava di sempre maggiore liquidità, cioè di emettere sempre più moneta. Questo veniva limitato dalla presenza o meno del corrispettivo in oro, comportando una continua ricerca di nuove miniere e del dover sostenere i costi di estrazione e collocazione dello stesso, comportando continui periodi di deflazione per il ristagno generato dalla scarsità d'oro e di inflazione nel caso ce ne fosse troppo. La contropartita odierna è l'acquisto di titoli a scadenza.
15. Da chi viene emesso l’euro ?
C:L’euro è emesso dalla Banca Centrale Europea, la BCE.
U:Già detto, concordo. Cito in questo caso lo statuto della BCE:
articolo 16
stabilisce che la BCE e le banche centrali nazionali possono emettere banconote e che tali banconote sono le uniche ad avere corso legale nella Comunità.
16. Da chi è composta la Banca Centrale Europea?
C:Banque Nationale de Belgique (2,83%)
Danmarks Nationalbank (1,72%)
Deutsche Bundesbank (23,40%)
Bank of Greece (2,16%)
Banco de Espana (8,78%)
Banque de France (16,52%)
Central Bank and Financial Services Authority of Ireland (1,03%)
Banca d'Italia (14,57%)
Banque centrale du Luxembourg (0,17%)
De Nederlandsche Bank (4,43%)
Oesterreichische Nationalbank (2,30%)
Banco de Portugal (2,01%)
Suomen Pankki (1,43%)
Sveriges Riksbank (2,66%)
Bank of England (15,98%)
U: Concordo
17. Quanto costa coniare una moneta?
C:Creare una moneta metallica costa circa 15 centesimi di euro (metallo, spese di conio, ecc..).
U:Concordo
18. Quindi il valore intrinseco di una moneta metallica è di 15 centesimi di euro?
C:Si.
U:Ovviamente
19. E’ vero che ogni banconota (come ad es. 100,200 o 500 euro) “costa” circa 30 centesimi (30 euro/cent)?
C:Si. E’ il medio costo vivo di fabbricazione di una banconota (spese tipografiche quali carta, inchiostro, tecniche di contraffazione ecc..) [fonte: Banca Nazionale Svizzera]
U:Se per costa s'intende il costo di fabbricazione,concordo
20. Il suo valore intrinseco quindi è di € 0,30?
C:Si.
U:Parlare di valore intrinseco per una banconota non metallica o che non abbia un corrispettivo in oro non ha senso. E' un espediente logico fazioso utilizzato per giungere ad una conclusione sillogistica.
21. E ‘ vero che viene prestata allo Stato al suo valore nominale?
C:Si. Ad esempio, una euro-banconota con il valore di facciata ‘100’ viene prestata a 100 euro [nominali].
U: Come detto sopra, la BCE non presta denaro, ma scambia banconote con titoli di stato od obbligazioni. In ogni caso la banconota emesse assume il valore legale, cioè il valore nominale, ma il suo valore reale lo fa il mercato in base al rapporto offerta/domanda con le altre merci.
22. A quanto corrisponde l’interesse sul prestito?
C:Attualmente la BCE ha fissato un livello del 2,5%, il c.d. tasso di sconto sul denaro
U:In condizioni normali è quello. In periodi di crisi potrebbe variare
23. Chi determina questo valore?
C:La BCE, in modo del tutto arbitrario, indipendente e non negoziabile da nessun Governo.
U:Lo determina il mercato, tant'è vero che la BCE non è obbligata a comprare titoli di stato nè ne ha convenienza, e i titoli possono essere acquistati da tutti:la BCE acquista questi titoli solo nel caso constati che è necessario introdurre maggior liquidità nel sistema.Comunque è il libero mercato che determina gli interessi sui titoli ed obbligazioni, e maggiore è la sfiducia nel debitore (cioè lo stato) maggiore saranno gli interessi che dovrà pagare. E' notizia di questi giorni (novembre 2011) che in seguito alla crisi tali titoli abbiano raggiunto il 6% di interesse
24. Cosa sono i “Servizi di Tesoreria dello Stato”?
Nessuno dei due commenta
25. Perché anche i bambini appena nati hanno un debito?
C:Questa è una tipica espressione giornalistica.
Ai giornalisti piace l'idea di prendere l'intero ammontare del Debito Pubblico (esempio, dell'Italia) e dividerlo per il numero dei Cittadini.
Esempio:
Debito Pubblico: 1.387 miliardi di euro
Popolazione residente in Italia al 12.2001: 56.993.742
Quota di debito pubblico pro capite (neonati e centenari compresi):24.434 euro
Forse pensano che questo sia divertente o istruttivo.
Gli stessi valori non sono molto precisi, a volte si parla di milioni, a volte di miliardi, a volte esce fuori l'euro, altre volte la lira...
Ci raccontano, però, solo mezza messa, quello che non dicono mai, è verso chi siamo in debito.
Se tutti i Cittadini sono debitori, chi sono i creditori?
Anche i governi sono indebitati ma il loro si chiama Deficit (dal latino deficere = mancare, essere carente) o Disavanzo o altri modi, che esprimono però tutti lo stesso concetto: mancano i soldi!
Fino a poco tempo fa (11.08.2004), avevamo 25-26mila euro a testa (o, più professionalmente, pro-capite) di debito.
Verso chi? Verso le Banche Centrali (private - come la Banca d'Italia - e la Banca Centrale Europea, o BCE, posseduta in quota parte tra tutte le BCN - Banche Centrali Nazionali - che compongono il Sistema Bancario Europeo).
U: Non è inerente alla questione, è solo un altro espediente "narrativo" che il signor Pascucci adotta per inculcare al lettore il fatto che tutti siamo indebitati.
26. Cos’è il Debito Pubblico?
C:vedi il mio articolo Lo Stato sovrano alle dipendenze de «Il Grasso Bankiere©»
[http://www.signoraggio.com/signoraggio_statodipendente.html]
U:In economia per debito pubblico si intende il debito dello Stato nei confronti di altri soggetti, individui, imprese, banche o stati esteri, che hanno sottoscritto uncredito allo Stato sotto forma diobbligazioni o titoli di stato (quali BOT, BTP,CCT in Italia e Obbligazioni di cassa in Svizzera) destinate a coprire il disavanzo del fabbisogno finanziario statale ovvero coprire l'eventuale deficit pubblico nelbilancio dello Stato.(fonte: Wikipedia)
27. Cos’è il signoraggio?
C:Il signoraggio è la differenza tra il valore nominale e il valore intrinseco di una moneta.
U: Il signoraggio è il reddito derivante dall'emissione di moneta, cioè dai frutti dei titoli ricevuti come contropartita.
Il signoraggio è la definizione sopra SOLO per le monete metalliche, come succedeva in passato. Storicamente il signore prendeva l'oro da chi ne possedeva, lo rendeva impuro per una certa percentuale, ci metteva la sua effige e creava una moneta. Ad esempio, su una moneta dal valore di 10 grammi d'oro 1 grammo erano metalli meno puri, perciò 1 grammo d'oro era l'aggio del signore.
28. A chi va il signoraggio?
C:Il reddito da signoraggio va a chi emette moneta.
U:E' nella stessa definizione di signoraggio, cioè il reddito di chi emette moneta, in questo caso la BCE.
29. Chi ci guadagna con l’attuale sistema?
C:Ci guadagna la Banca Centrale Europea e quindi ogni Banca Centrale Nazionale (come Bankitalia che ricordo è privata). Stampando una banconota, ad esempio da 100 euro nominali, intasca la differenza tra questo valore e il valore intrinseco, che è di € 0,30. Una singola banconota da 100 euro viene a costare allo Stato:
€100 + 2,5% (tasso di sconto) = € 102,5
Ricordiamo che alla BCE è costata 30 eurocent, quindi il signoraggio a vantaggio della BCE è di:
€102,5 – €0,30 = €102,2
U:Ci guadagnano, come è chiaro che sia, gli stati. Se leggiamo lo statuto delle BCE, troviamo che :
articolo 33
stabilisce che:
Il profitto netto della BCE deve essere trasferito nell'ordine seguente:
a) un importo stabilito dal consiglio direttivo e che non può superare il 20% del profitto netto viene trasferito al fondo di riserva generale entro un limite pari al 100% del capitale
b) il rimanente profitto netto viene distribuito ai detentori delle quote BCE in proporzione alle quote sottoscritte

Quindi, dal momento che i partecipanti della BCE sono le BCN come visto al punto 16, questo significa che tutti gli utili della BCE, compresi quindi quelli da signoraggio, sono passati alle BCN come BankItalia, eccetto al massimo un 20% che va a riserva.
Un signoraggista a questo punto potrebbe obiettare che BankItalia è privata in quanto al punto 5 abbiamo visto che le quote sono in prevalenza private. Tuttavia BankItalia è un istituto di diritto pubblico, che non significa statale. Innanzitutto non viene vietato dallo statuto degli istituti di diritto pubblico che vi siano partecipazioni private. Inoltre i partecipanti al capitale (che non sono azionisti) non hanno alcuna influenza nella nomina del Governatore, come visto al punto 5, e quindi nemmeno nella politica commerciale della banca stessa. Tuttavia è necessario approfondire ulteriormente, perchè si potrebbe obiettare che c'è comunque commistione tra i controllori e il controllato, quindi andiamo a vedere effettivamente quanto è il guadagno dei partecipanti di BankItalia.
ART. 3
Il capitale della Banca d’Italia è di 156.000 euro ed è suddiviso in quote di partecipazione nominative di 0,52 euro ciascuna, la cui titolarità è disciplinata dalla legge.
Il trasferimento delle quote avviene, su proposta del Direttorio, solo previo consenso del Consiglio superiore, nel rispetto dell’autonomia e dell’indipendenza dell’Istituto e della equilibrata distribuzione delle
quote.


Quindi le quote possono essere cedute solo se lo impone la legge.
ART. 39
Il Consiglio superiore determina gli accantonamenti al fondo di riserva ordinaria, fino a concorrenza del 20% degli utili netti conseguiti nell’esercizio. Ai partecipanti sono distribuiti dividendi per un importo fino al 6% del capitale.
Col residuo, su proposta del Consiglio superiore, possono essere costituiti eventuali fondi speciali e riserve straordinarie mediante utilizzo di un importo non superiore al 20% degli utili netti complessivi e può essere distribuito ai partecipanti, ad integrazione del dividendo, un ulteriore importo non eccedente il 4% del capitale. La restante somma è devoluta allo Stato.

Perciò gli utili di BankItalia possono essere messi a riserva fino ad un massimo del 20%. Ai partecipanti viene distribuito un importo massimo del 6% più, in casi speciali, un 4% del CAPITALE ( che come è scritto nell'articolo 3 è di 156000 euro),il resto è devoluto allo stato.
Perciò ai privati al massimo va il 10% di 156000 euro, cioè 15600 euro, di tutti gli utili eccetto al massimo il 20%, il resto va allo Stato.
ART. 40
Le riserve sono impiegate nei modi e nelle forme stabilite dal Consiglio superiore. I frutti relativi agli investimenti delle riserve sono destinati in aumento delle medesime.
Dai frutti annualmente percepiti sugli investimenti delle riserve, può essere, su proposta del Consiglio superiore e con l’approvazione dell’assemblea ordinaria, prelevata e distribuita ai partecipanti, in aggiunta a quanto previsto dall’art. 39, una somma non superiore al 4% dell’importo delle riserve medesime, quali risultano dal bilancio dell’esercizio precedente.

Infine si vede che ai partecipanti va una percentuale dei frutti delle riserve, cioè degli investimenti che BankItalia ha fatto con le proprie riserve, perciò i frutti anche dei redditi da signoraggio messi a riserva.
Quindi, in definitiva,ai partecipanti al capitale, annualmente vanno:
al massimo 15600+4%dei frutti, 4% (lo 0.5% dal 2005)che ammonta a circa 50-60 Mln di euro, da spartirsi tra tutti i partecipanti.
Perciò abbiamo visto che questi utili vanno in minima parte ai partecipanti della BCN, e in massima parte allo Stato.
30. Lo Stato dove può guadagnare(con l'emissione di moneta,ndr)?
C:Lo Stato ha una perdita nel coniare pezzi di monete metalliche da 1, 2, 5 e 10 centesimi di euro.
Il guadagno (signoraggio) inizia dalle pezzature superiori: 20, 50, 1 euro e 2 euro.
Però le monete di metallo (unico vantaggio dello Stato) sono una percentuale minima,
infinitesima della Massa Monetaria attualmente in circolazione ed è sempre la BCE che decide il quantitativo da coniarne (lo Stato non è libero di farlo secondo le sue necessità).
U: Lo Stato guadagna appunto come scritto sopra, e dal ritorno degli utili della BCE tramite il meccanismo visto sopra.
Qui terminano le domande sul sito signoraggio.com del Primit. Mancano però dei punti importanti che vanno trattati.
31. Qual'è la contropartita dell'euro?
C:Ahahaha! L'euro non ha contropartita!
dare alla banconota da 100 euro emessa dalla TIPOGRAFIA-ITALIA S.p.A. lo stesso valore di una obbligazione statale E' ASSURDO! E' TRUFFA! E' DIABOLICO!
dire che la banconota portante il logo TIPOGRAFIA-ITALIA S.p.A. ha una RISERVA in valuta è come dire che un foglio di carta rosso è COPERTO da un foglio di carta verde!
(fonte:http://www.signoraggio.com/signoraggio_signoraggioallapascucci.html)
U: La contropartita al posto dell'oro è l'acquisto dei titoli. Ed è proprio la scadenza di tali titoli a fornire la garanzia che il debito che rappresentano non resterà mai non incassato. Infatti, se non fossero a scadenza, la BCE o chi per lei potrebbe emettere moneta a fronte di un debito che potrebbe essere insoluto perchè senza scadenza, traendone così un illecito profitto. La scadenza invece garantisce il saldo dei debiti, cioè che non è possibile emettere moneta gratis, quindi il valore, la contropartita della moneta stessa!
32. L'emissione di moneta genera debito?
C:Certo.Quando lo Stato cede in pegno un'Obbligazione da 100 euro e riceve una banconota da 100 euro (sic!!), deve DRENARE dal popolo la somma di 102 euro (100 + 2 % di interesse) per poter restituire il prestito a IGB e riscattare così l'Obbligazione data.
Ma lo Stato, non producendo nulla (ora meno che mai, visto che l'apparato industriale statale è statosvenduto negli ultimi anni, vedi privatizzazioni decise sul Britannia nel 1992, ecc..) non può far altro che chiedere nuovamente un altro prestito!
Quindi possiamo dire che un prestito di questo tipo è un PRESTITO PERENNE (fonte: l'articolo citato al punto 26 di Pascucci stesso)
U:No, e lo dimostrerò con un esempio.
IPOTESI:
Ci sono debiti tra privati (obbligazioni) per un importo P e un debito dello Stato (titoli di Stato) per un importo S.
C'è una moneta circolante M0.
Supponiamo che P+S >M0.
Questa equazione vuol dire DEBT >MONEY
ossia la somma dei debiti è maggiore della moneta. E' una condizione indispensabile come abbiamo visto, per l'emissione della moneta da parte della banca centrale, altrimenti non avrebbe debiti da comprare per le emissioni.
TESI:
E' possibile che il debito complessivo P+S diminuisca e simultaneamente la moneta M0 circolante aumenti.
DIMOSTRAZIONE:
Consideriamo D = (P+S)-M0
ossia la differenza tra la somma totale dei debiti e la moneta emessa. Questo per calcolare i debiti esistenti non posseduti dalla BCE, che ammontano appunto a M0. Per semplicità consideriamo che gli interessi maturino improvvisamente nel giorno di scadenza.
Per l'ipotesi risulta D>0, e supponiamo sia D> 1000, per fare un esempio numerico semplice.
Ad un certo momento, la BCE vuole aumentare la moneta circolante di 95.
Ad esempio allora compra 100 del debito D (già esistente), pagandolo a sconto, come sempre accade, es. 95.
Effetto sul debito P+S : nulla. infatti quel debito comprato già esisteva, non aumenta ora che lo compra la BCE.
Effetto sulla moneta circolante: +95 quindi arriva a M0+95
I titoli stanno per scadere.
Allora la BCE anticipatamente emette altri 95 comprando altri titoli di debito per un valore nominale di 100
Sono debiti già esistenti, non aumentano per il fatto che la BCE ne compra.
Allora totale moneta = M0+ 190
Variazione del debito P+S di privati o Stato: sempre nulla, nessun nuovo debito è creato
I titoli scadono.
La BCE incassa 100 dall'emittente del debito.
Effetto sul debito: -100
Quindi ora il debito totale è P+S -100
Effetto sulla moneta circolante: -100
Quindi ora la moneta circolante è M0+190-100 = M0+90
Utile BCE: 5
l’Utile è poi redistribuito allo Stato facendo si che la moneta circolante aumenti di 5
quindi alla fine
nuovo debito P'+S' = P+S-100
nuova moneta circolate= M0+95
Complessivamente quindi, il debito D (totale tra Stato e privati) è diminuito di 100 e lamoneta circolante è aumentata di 95
Abbiamo ottenuto l'effetto desiderato.
E' possibile continuare il procedimento sin quando risulta
D= P+S > M0
Ossia il debito può diminuire ma complessivamente la somma del debito pubblico e privato deve rimanere &> M0 altrimenti la BCE non avrebbe debiti da comprare per l'emissione.
Con questo ne deduciamo che con il tipo di emissione attuale, è possibile che lo Stato e i privati paghino i propri debiti senza creare alla BCE problemi di emissione. (fonte:http://signoraggioinformazionecorretta.blogspot.com/2010/07/spirale-debitoria-innescata.html)
33. Cosa sono gli agglomerati monetari M0,M1 e M2?
C:
Massa monetaria M0
La massa monetaria M0, o base monetaria, è la moneta creata dalla banca centrale: banconote in circolazione e averi in conto giro delle banche presso la Banca nazionale. Sulla massa monetaria M0, la Banca nazionale esercita un'influenza diretta.
Masse monetarie M1, M2, M3
Oltre alla base monetaria (M0), la Banca nazionale svizzera distingue tre altre masse monetarie: M1, M2 e M3. La massa monetaria M1 comprende gli averi che si possono impiegare in qualsiasi momento per effettuare pagamenti: contanti in circolazione e depositi a vista in franchi svizzeri presso le banche e la posta. La massa monetaria M2 è composta da M1 più i depositi di risparmio in franchi svizzeri; entro un certo limite di prelievo, gli averi di risparmio sono facilmente e rapidamente convertibili in contanti. La massa monetaria M3 include la massa monetaria M2 e i depositi a termine in franchi svizzeri (averi a termine). A differenza della base monetaria, le masse monetarie M1, M2 e M3 sono composte per la maggior parte da moneta creata dalle banche (creazione di moneta).
[fonte: SNB - Schweizerische Nationalbank, Banca Nazionale Svizzera]
(stessa fonte del punto 31)
U:
M0 (o base monetaria), che comprende la moneta legale, ossia le banconote e le monete metalliche che per legge devono essere accettate in pagamento, e le attività finanziarie convertibili in moneta legale rapidamente e senza costi, costituite da passività della banca centrale verso le banche (e, in certi paesi, anche verso altri soggetti);
In sostanza M0, o base monetaria, è quella che prima abbiamo definito "moneta" in senso stretto.
Sono le monete e le passività della banca centrale, ossia le banconote emesse dalla banca centrale e la moneta scritturale emessa dalla banca centrale.
M1 (o liquidità primaria), che comprende M0 più tutte le altre attività finanziarie che come la moneta possono fungere da mezzo di pagamento (essenzialmente i depositi in conto corrente[1], se trasferibili a vista mediante assegno, e i traveler's cheque);
In sostanza M1 include M0 più i depositi in conto corrente. Le monete non in circolazione non vengono conteggiati in M0 per evitare un doppio conteggio. Quindi depositando semplicemente i soldi in banca non fa aumentare M1
M2 (o liquidità secondaria), che comprende M1 più tutte le altre attività finanziarie che, come la moneta, hanno elevata liquidità e valore certo in qualsiasi momento futuro (essenzialmente i depositi bancari e d'altro tipo, ad esempio quelli postali, non trasferibili a vista mediante assegno);
M2 contiene, come spiega anche il sito BCE, i depositi a scadenza fissa sino a due anni, o che possono essere convertiti con un preavviso di 3 mesi
M3, che comprende M2 più tutte le altre attività finanziarie che come la moneta possono fungere da riserva di valore (ad esempio i titoli a reddito fisso con scadenza a breve termine, come i BOT italiani).
M3 contiene M2 più i pronti contro termine, le obbligazioni con scadenza fino a due anni, le quote di fondi di investimento monetario ed i titoli di debito con scadenza fino a 2 anni.
(fonte:http://signoraggioinformazionecorretta.blogspot.com/2010/07/moneta-denaro-depositi-facciamo.html)
34. Cos'è la riserva frazionaria(o signoraggio secondario)?
C: Il sistema della “riserva frazionaria” è una truffa. Certo si tratta di una truffa legale, come quasi tutte le truffe economiche e monetarie. Vediamo come funziona concretamente: quando depositiamo €100 in una banca commerciale, questa apre un conto corrente (c/c) a nostro nome e si impegna a custodire la nostra banconota (vedi “signoraggio”) nel suo caveau, al sicuro dai ladri¹.
Il banchiere a questo punto usa una statistica ormai centenaria che gli dice una cosa molto semplice: solo una parte del deposito appena creato verrà usata (“movimentata”) dal cliente. Quindi il banchiere sa che “quasi sicuramente” la maggior parte dei nostri soldi, dati in sua custodia, saranno immobili nel conto (nella cassaforte) per mesi, per anni. Ricordiamo che il banchiere non è proprietario della nostra moneta, dei nostri soldi, ma ne è solo custode. Ciò nonostante il banchiere considera uno spreco questa immobilità e decide di prestare quanto c’è sul nostro c/c. Oltre alla nostra “comoda disattenzione”² il banchiere ha bisogno del politico corrotto che legalizzi questa truffa con una legge creata appositamente.
Per noi cambia poco, anzi nulla. Se 100 persone versano €100 sarebbe legittimo aspettarsi che in qualsiasi momento TUTTI i 100 neocorrentisti possano ritirare i propri €100, no? Nella realtà, il banchiere, come detto all’inizio, considera uno spreco tutto quel denaro fermo nei suoi caveaux, e dal momento che conosce (statisticamente) quanto denaro viene ritirato in media dai correntisti, presta il resto, come fosse denaro suo. Se statisticamente solo il 10% viene “movimentato” (ritirato, speso, versato, spostato, ecc..) vuol dire che la banca ha 100 c/c con €100 ognuno, quindi €10.000 e di questi €10.000 solo €1.000 servono in contanti (in cassa) per le operazioni quotidiane (il 10% che dice la famosa statistica, ricordate?).
Quindi €9.000 si possono prendere e usare (prestare) anche se non sono di proprietà della banca! Non dimenticate mai questo concetto. Ve lo immaginate il custode del parcheggio dove lasciate l’automobile mentre siete al lavoro che prende la vostra auto va in giro a caricarci della merce (anche illecita) senza dirvi nulla e senza corrispondervi nulla? Sì, è vero, la banca da un “interesse”, se “interesse” si può chiamare lo 0,0005% che danno oggi!
Per il banchiere cambia molto perché più è bassa la percentuale da tenere in contanti più egli può prestare. Nel 1957 le banche erano tenute a tenere in riserva il 25% del deposito, nel 1970 erano scese al (circa) 15% e oggi solo il 2% (in alcuni casi lo 0%). Quindi oggi la banca può ricevere €10.000 e prestarne €9.800 (non suoi!) e questo grazie alla legge sulla “riserva obbligatoria o frazionaria”. Ma la truffa non finisce qui. Quei €9.800 prestati andranno prima o poi versati in un altro conto (magari della stessa banca o di altre banche ma poco cambia dato che il sistema bancario è un ”cartello”, come quello della droga). Nel nuovo c/c basterà tenere contanti per €196 (9.800x2%) e si potranno prestare i restanti €9.604 (9.800–196) e il ciclo continuerà sul nuovo conto corrente. Alla fine della fiera, partendo da €10.000, la banca potrà creare e prestare €500.000, ossia 50 volte di più e incamerare i relativi interessi. Tutto senza avere altro che i €10.000 reali iniziali (e che andavano solo custoditi!).
(fonte: http://www.signoraggio.com/signoraggio_lariservafrazionaria.html, altro articolo di Pascucci)
U: Partiamo dal presupposto che le banche non si impegnano a custodire i nostri risparmi. Per quello ci sono le cassette di sicurezza o il materasso.
l'articolo 1834 del codice civile sui depositi di denaro dice che:
Art. 1834. Depositi di danaro.
Nei depositi di una somma di danaro presso una banca, questa ne acquista la proprietà, ed è obbligata a restituirla nella stessa specie monetaria,, alla scadenza del termine convenuto ovvero a richiesta del depositante, con l'osservanza del periodo di preavviso stabilito dalle parti o dagli usi.
Salvo patto contrario, i versamenti e i prelevamenti si eseguono alla sede della banca presso la quale si è costituito il rapporto.

Quindi una volta depositati i soldi, questi diventano di proprietà della banca che li gestisce come meglio a crede, a patto di restituirla a richiesta del depositante. Comunque non è il custode.
Quindi la riserva frazionaria nasce proprio dall'osservazione che statisticamente solo una percentuale dei soldi depositati sarà movimentata (prelevata, riscossa ecc.), quindi la banca, per legge, deve tenere a riserva quella percentuale per disporre del restante come meglio crede.
Tale percentuale è un tasso fisso che è variato nel tempo, oggi è intorno al 2%, ma supponiamo che sia il 10% per comodità di calcoli.
Secondo la versione di Pascucci se in una banca vengono depositati 100 euro e per legge la riserva frazionaria è del 10%, questa deve tenere a riserva 10 euro e può prestarne 90. Se questi 90 vengono ridepositati, la banca ne deve tenere 9 e può prestarne 81,e così via, in questo modo si ottengono:
Depositi--------Riserva------Prestiti
100---------------10------------90
--------------------9-------------81
-------------------8,1-----------72.9
e così via,
ottenendo Tot:--100-----------900
In sostanza la banca avrebbe creato da un deposito iniziale di 100 euro, che alla fine si ritrova nella riserva, 900 euro dal nulla, incassandone anche gli interessi sui prestiti. Tuttavia Pascucci, al massimo dell'onestà intellettuale, si dimentica un'informazione importante, e cioè i depositi. Infatti:
Depositi--------Riserva------Prestiti
100---------------10------------90
90-----------------9-------------81
81-----------------8,1-----------72.9
e così via,ottenendo, in totale:
1000-------------100-----------900
Appare chiaro che la tanto decantata truffa si ottiene solo omettendo i depositi. Infatti, se si esegue l'equazione, ponendo il segno meno sui depositi, che sono un debito per la banca, e il segno più sulla riserva e sui prestiti, che sono un credito per la banca, si ottiene.
-1000+100+900=0
e infatti non viene creato alcunchè. Gli interessi sui prestiti servono alla banca a guadagnare (non è un'opera pia) anche a fronte degli interessi, seppur minimi, che elargisce sui depositi.
(per una trattazione più esaustiva leggete:
http://signoraggioinformazionecorretta.blogspot.com/2010/07/moneta-denaro-depositi-facciamo.html
che è anche la fonte di questa risposta)
35.Ma il debito pubblico esiste. Qual'è la soluzione per ridurlo?
C: Semplice. Ci si deve riappropriare della sovranità monetaria in modo da eliminare l'indebitamento con i Grassi Bankieri. Emettendo moneta, lo stato potrebbe disporre dei redditi da signoraggio andando a risanare il debito pubblico e, inoltre, fornendo il cosiddetto Reddito da Cittadinanza ai cittadini, che consentirebbe loro di seguire le proprie passioni senza dover necessariamente lavorare
U:Il potere economico e quello politico si sono separati perchè la storia insegna che lasciare il primo nelle mani del secondo può creare disastri. A titolo di esempio si ricorda il caso della Repubblica di Weimar, cioè il periodo della storia tedesca post prima guerra mondiale in cui il governo, per sanare i debiti della guerra, stampò tanto di quel denaro da far svalutare completamente il valore dello stesso, generando un'inflazione pazzesca. Altro esempio può essere lo Zimbabwe, dove la sovranità monetaria ha portato ad un'inflazione a 21 zeri.

Corrado

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