giovedì 29 agosto 2013

Energie alternative – E-cat, la fusione fredda di Rossi


Per chi non lo sapesse, l’E-cat è il dispositivo a fusione fredda sviluppato da Rossi e Focardi che, teoricamente, consente di produrre energia sfruttando reazioni denonimate LENR.
Per farla breve, la vicenda inizia nel 2009 con l‘annuncio di Rossi di aver creato tale dispositivo, a cui seguono anni di pantomime fatte di dimostrazioni organizzate dagli inventori sempre fallaci sul piano della dimostrazioni (che, invece, ovviamente convincono gli ignoranti e i complottardi in genere), principalmente per omissioni con giustificazioni di segretezza industriale. Lo stesso Rossi fonda nel 2010 un sito, Journal of Nuclear Physics (JONP)”, che sembra il sito di una rivista scientifica, ma che in realtà ospita molta pseudoscienza e tira la volata all’immagine di Rossi, pubblicando i suoi lavori “scientifici”. Diversi enti si sono interessati per testare la macchina, tra cui la Nasa e la Quantum Energy, a cui Rossi ha sempre chiesto soldi. Quando nel settembre del 2011 Rossi organizza una dimostrazione a Bologna per gli ingegneri di Quantum e Nasa la macchina non funziona. Quelli di Quantum se ne vanno, quelli di Nasa si offrono di tornare appena Rossi ha risolto il “problema”, ma questi declina dicendo di essere troppo occupato. Sempre nel 2011  l’università di Bologna ha preso le distanze da Rossi dopo inutili offerte di contribuire alla misurazione delle prestazioni della macchina. E’ del 2012 la notizia finalmente è partita la produzione per uso commerciale dell’E-cat da parte di una ditta italiana, la Prometeon Srl, che però risulta composta da cinque soci e zero dipendenti che dichiara un patrimonio netto di 10.400 euro e alla camera di commercio risulta inattiva. Ultimo annuncio, del 2013, lo svolgimento di test indipendenti da parte di fisici svedesi, con, finalmente, i risultati sperati!
http://mazzetta.wordpress.com/2013/06/09/e-cat-la-farsa-continua/
Dopo mesi di attesa finalmente sono stati pubblicati i test indipendenti !
"Due sono gli esperimenti che hanno portato alle conclusioni: uno svolto nell'arco di 96 ore dal 13 al 17 dicembre 2012, e l'altro di 116 ore dal 18 al 23 marzo 2013. Le condizioni degli esperimenti erano differenti, ma il parere finale decretava il funzionamento di E-Cat. A dicembre marzo il sistema avrebbe sprigionato 160 kWh per un consumo di circa 35 kWh. A marzo la produzione sarebbe stata di 62 kWh, consumo 33 KWhproduzione sarebbe stata di 62 kWh, consumo 33 KWh."
http://www.repubblica.it/scienze/2013/05/22/news/forbes_la_fusione_fredda_italiana_funziona_da_test_indipendenti_ok_all_e-cat-59379551/?ref=HREC2-13)
documento originale:
http://arxiv.org/ftp/arxiv/papers/1305/1305.3913.pdf

Il risultato che tutti aspettavamo! La prova definitiva che l'E-cat E' il futuro! Ma sarà così?
Quello che salta in primis all'occhio è la non-pubblicazione su rivista-->non c'è peer review. Ahia. Poi, leggendo un pò meglio tra le righe, si può notare che:

"La presunta analisi indipendente dell’E-cat autopubblicata (2) da alcuni scienziati svedesi pochi giorni fa, fallisce proprio in questo. Come ammette uno degli autori in questa intervista, i realizzatori del test non hanno potuto avere pieno accesso all’equipaggiamento, conducendo tutte le misure necessarie. Hanno dovuto fidarsi delle letture di potenza in ingresso fornite da Rossi ed hanno stimato la potenza in uscita tramite una termocamera (irraggiamento) e modelli fluidodinamici (convezione). Il metodo di calcolo della potenza radiante suscita diverse perplessità (3).
[..]
(3) Senza entrare troppo nei dettagli tecnici, gli autori sostengono di avere stimato la potenza dalla relazione di Steffan- Boltzmann P= εσT^4, ipotizzando un’emissività pari a 1. Tale emissività viene anche usata per calibrare le letture di temperatura della fotocamera, per cui è proprio il caso di dire che il gatto si mangia la coda. Nella didascalia della figura 7 si dice che usando una emissività più bassa, il software della fotocamera fornisce temperature più alte, il che è naturale, visto che a parità di potenza radiante rilevata dalla fotocamera, T deve essere più alta se ε è più bassa. Gli autori incorrono però in un incredibile errore quando scrivono che queste temperature più alte darebbero una maggiore densità di energia (dimenticandosi che che le variazioni di ε e T si bilanciano)."
 http://www.ecoblog.it/post/68761/e-cat-test-davvero-indipendente-i-dubbi-rimangono
Inoltre,
“E c'è sempre la questione del misterioso additivo magico, il"catalizzatore" che è un altro "segreto industriale", come lo è la "forma d'onda"usata per modulare la potenza in ingresso ("modulate input power with an industrial trade secret waveform"). Se tre dei componenti chiave dell'esperimento sono ignoti e inaccessibili agli sperimentatori, e quindi potenzialmente suscettibili di ogni sorta di manipolazione, non si può parlare seriamente di test indipendenti.”
http://www.zeusnews.it/n.php?c=19343

As usual, in sostanza, no peer review e no completezza dei dati. Rossi prova un nuovo numero magico per abbindolare i più, ma fallisce come sempre. Eppure i brevetti ci sono, a quanto dichiara, perchè non prodigarsi per il Nobel?

Corrado


Nessun commento:

Posta un commento